Firenze e New York. Unite nella diversità

Mila Tenaglia (March 06, 2015)
Per Dario Nardella, sindaco di Firenze in visita a New York, un grande ponte culturale lega “New York, la più grande città globale del mondo a Firenze, la più piccola città globale del mondo”. Nel corso del suo breve viaggio, presentato anche un piano degli investimenti immobiliari nella sua città.

Dal tre al sei marzo il sindaco di Firenze Dario Nardella è stato in visita a Manhattan insieme all’assessore con delega per le relazioni internazionali Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti, che lo ha accompagnato nei diversi appuntamenti istituzionali.

Sono state solo settantadue ore nelle quali il sindaco della culla del Rinascimento ha mostrato una visione ottimistica. La sua parola chiave  è stata:“Investire a Firenze”.

Real estate, progetti immobiliari e turistici e il nuovo piano regolatore urbanistico che "Consentirà investimenti fino ad 1 miliardo e mezzo di euro,  prevalentemente sulla rigenerazione di palazzi abbandonati" ha detto Dario Nardella.
 
“Gli investitori americani hanno un forte interesse nei confronti del settore turistico, del social housing e in parte in quello commerciale. E per fortuna si intravede una piccola, ma interessante ripresa dei consumi in Italia. E a Firenze in particolare”.

Randez-vous non solo in ambito istituzionale ma anche artistico, come la visita allo studio dello scultore contemporaneo Jeff Koons, l’incontro con il sindaco Bill De Blasio,  con Peter Madonia, vice presidente della Rockefeller Foundation e con i delegati della Columbus Citizens Foundation.

Naturalmente tra una tappa e l’altro è stato ri-tagliato anche un momento per visitare la neo-nata biblioteca Lorenzo Da Ponte,  allestita all’Istituto Italiano di Cultura dove lo ha accolto il Console Generale Natalia Quintavalle, anche reggente dell'Istituto.

Nardella si è detto molto soddisfatto della visita con il sindaco di New York. “Con Bill De Blasio abbiamo avuto avuto una conversazione a 360 gradi su questioni locali e internazionali. Siamo concordi sull’esigenza di rafforzare insieme questo network di sindaci nel mondo.” ha precisato Dario Nardella.
 
“Il sindaco di New York è orgoglioso delle sue origini italiane e in particolare meridionali. Devo dire, anche se sono sindaco a Firenze,  non rinnego le mie origini essendo nato in provincia di napoli. L’ho invitato a Firenze perchè il prossimo novembre avremo un importante convegno sulla pace ‘Unity in Diversity’ ”.
 
E’ importante nella storia e va rafforzato nel presente il legame culturale e artistico che lega la città di New York con quella di Firenze. 
 
Cominciando dall’esposizione fiorentina dello scorso anno di Jackson Pollock a quella che terrà Jeff Koons, considerato da molti l’erede di Andy Warhol, quest’autunno a Firenze. Nel corso della visita allo studio Jeff Koons ha mostrato a Nardella  i bozzetti dei lavori che esporrà in Italia. 

“Sono incredibili e straordinari”, ha esclamanto il sindaco di Firenze. Nardella tesse le lodi di uno degli artisti più importanti sulla scena internazionale e contemporanea che esporrà le sue opere a Palazzo Pitti e a Palazzo Vecchio in occasione della biennale dell’Antiquariato in programma a Palazzo Corsini dal 26 settembre al 4 ottobre.

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