Anziani, richiedenti protezione internazionale e rifugiati, persone vittime di tortura e donne che hanno subito violenza, minori stranieri accompagnati e non, migranti in transito, persone senza dimora, famiglie in povertà assoluta, disoccupati, separati, i ‘nuovi poveri’.Con il suo modello socio-assistenziale integrato di presa in carico delle persone più fragili e svantaggiate, l’INMP - l’ente pubblico del Sistema sanitario nazionale divenuto nel tempo punto di riferimento nell’offerta di percorsi di promozione della salute mirati a queste popolazioni - incarna il significato profondo della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
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L’INMP - Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà - in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro di Catania - ha organizzato il 23 e 24 novembre, nell’ambito del Progetto europeo “CARE - Common Approach for REfugees and othermigrant’shealth” l’evento formativo “Salute e Migrazione: l’approccio transculturale” (Programma e scheda progetto in allegato).
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Sono oltre 340mila gli accessi per 91mila pazienti, di cui il 67% composto da persone immigrate, avvenuti presso l’INMP, ente pubblico del Sistema sanitario nazionale, dal 2008 ad oggi. Queste le cifre che descrivono l’attività dell’Istituto che da 8 anni si impegna, 7 giorni su 7, per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, attraverso pratiche sociosanitarie rivolte alle popolazioni più vulnerabili, italiane e straniere, e con il fondamentale approccio transculturale orientato alla persona.