Un pensiero da giorni mi trafigge. È Natale, lo so, dovrei, per arte e per mestiere, trovare parole adatte per la ricorrenza, provare a raccontare sognanti avventure che facciano commuovere i grandi e sorridere i bambini. Non c’è festa pari al Natale che non smuova significati di tenerezza, non c’è spazio di significati che come in questo tempo dell’anno non passi desiderio di pace, di famiglia. Ma un pensiero su tutti da giorni mi trafigge, non mi ruba il Natale, non a me, perché proprio io vorrei che per me si faccia l’albero e il presepe, anche quando dovrò passare ad altra vita. Niente e nessuno può rubarmi il Natale, ma me lo porge in altra sostanza, in tutt’altra luce.