Patrizia Di Carrobio [2] non è solo amica per chi ha avuto la fortuna di incontrarla e starle vicino. Lo è anche per chi la conosce solo attraverso i suoi libri che parlano di gioielli.
La sua amicizia è infatti la prima gemma rara che potete trovare nel leggere i suoi scritti. Trapela infatti in ogni paragrafo. Con le sue parole vi prende per mano, vi guarda negli occhi, risponde alle vostre domande, sorride e riflette con voi.
Questa sensazione di accompagnamento, di vicinanza, la si prova fin dalle prime pagine soprattutto nel suo ultimo libro, delizioso e piacevole viaggio personale nel mondo dei gioielli: 'Una vita a gioiello' (Polistampa, pp. 144, euro 14). Curato da Francesca Joppolo e illustrato da Marco Milanesi.
Nata in Canada, ma con radici siciliane, Patrizia Di Carrobio ha vissuto a Bruxelles, Roma, Milano, Londra e New York. Ma non conosci bene Patrizia se non sai del suo legame atavico con la Sicilia.
Pantelleria e Palermo sono sempre presenti nella sua vita. Anche quando è a New York o in giro per il mondo. Lo sono nella musica che ascolta e fa ascoltare, nella sua cucina, nell’affetto per le sue figlie, nel suo modo di vestire, nel suo rapporto con l’arte ed il suo lavoro. Quando poi la vedi tornare abbronzata, dopo periodi di vacanza in Sicilia, incontri in lei la Sicilia fuori dalla Sicilia, con tutti i suoi colori.
La sua storia potrebbe essere perfetta come soggetto di un film. Tutto comincia quando era bambina, con l’amore per i gioielli della nonna e poi con il ritrovamento di un brillante smarrito dai suoi genitori. Aveva solo sei anni, allora. Si laurea in Scienze Politiche ma la sua passione non è certo per la diplomazia. Diverrà presto una delle prime battitrici d’asta da Christie’s e poi Head of The Jewelry Department. Patrizia, da oltre trent’anni, commercia con successo in gioielli e pietre preziose in tutto il mondo.
A New York, la sua abitazione è diventata anche un punto di riferimento importante per il mondo dell’arte ed in particolare della musica. Dopo le sue figlie, i gioielli e la sua Sicilia, la musica è infatti una sua forte passione. Sempre più importante è il suo ruolo nel diffonderla attraverso piccoli concerti e la sua casa e’ diventata quasi una culla per musicisti di valore.
Così attraverso il suo libro ‘Una vita a gioiello’ non possiamo che fare amicizia con lei. Con i suoi racconti, pillole da assaggiare piano piano, ci parla di gioielli ma ci offre anche i suoi ricordi, commenti, sensazioni legati non solo al costume, alla moda e alla sua aneddotica. Ci parla di se’, dell’universo femminile e maschile, di storia, di cultura in tante sfaccettature.
E’ un libro che può essere letto in piccole pause. Un libro da prendere e lasciare, poi riprendere, leggere nell’angolo della nostra casa dove prenderemmo un the piacevolmente con un’amica.
Ne parlo così con lei, tra donne, proprio davanti ad un the, nella suo bellissimo appartamento di New York.
In ogni oggetto, dettaglio intorno a noi, una grande grazia, un’eleganza solare, mai presuntuosa o sfarzosa, non convenzionale, piena di storia, che definirei teneramente italiana ed internazionale al tempo stesso.
“Ho giá pubblicato due libri, entrambi in Italiano. Ho cominciato per un divorzio. Era il secondo. Mi sono resa conto allora che dipendeva da me se far prendere una brutta o una buona piega a quella drastica separazione. Divorziare può non essere la fine del mondo e un inizio di tante altre cose.”
Così ecco la sua decisione di scrivere, ma certo non di divorzio.
“Ne parlo con mia sorella, che mi dice di scrivere di gioielli e non del mio divorzio. Passano mesi, vado a Palermo a visitare un’amica. Lei mi presenta una editor di Feltrinelli che si innamora del mio libro. Dopo il primo scrivo anche il secondo libro. Tutto questo poi mi ha permesso di riscoprire l’Italia, i suoi luoghi, la lingua, dopo anni di lontananza”
I due primi libri di Patrizia, subito in ristampa, sono stati un grande successo. Molti lettori hanno cominciato a conoscerla e incuriosirsi di lei. “Mi sono detta però che avrei fatto un altro libro solo se poteva avere un’edizione inglese. E poi che lo avrei fatto insieme a qualcuno. E’ apparso un editore che ha detto che lo dovevo fare assolutamente e lo avrebbe pubblicato in due lingue…. Ecco ero obbligata a farlo. Francesca Joppolo lo ha curato."
Come è strutturato "Una vita a gioiello" - “Be Jewled”?
“Ogni capitolo parte da un gioiello o una pietra per poi arrivare a parlare di vita. Era quello che mi era stato chiesto dai miei lettori: condividere di più me stessa. Non è un libro solo sui gioielli, ma anche di vita, della mia vita. Una collana di perle e di capitoli che si inanellano per poi fare un libro.”
'Una vita a gioiello' è curato con grande sensibilità da Francesca Joppolo ed è sapientemente illustrato. Marco Milanesi ha disegnato anche Patrizia in tante vignette. E’ tratteggiata in una figura dai capelli neri, dotata di grande grazia, dolcezza, a volte di velata ironia. Sembra proprio di seguire Patrizia nella sua vita, attraverso questi disegni.
“Sono piccoli racconti in immagini, pillole che si affiancano a pillole scritte, secondo me funziona benissimo.” commenta Patrizia.
Quando si dice “gioiello” si entra spesso in una dimensione frivola e superflua. Ma il tuo libro non è frivolo. Come mai?
'Perchè io quando dico gioiello non dico frivolo.Il gioiello ci fa sentire belle e se ci sentiamo belle stiamo bene. Se ci sentiamo bene sorridiamo e siamo aperte alla vita. Il gioiello, e lí forse entra il frivolo, puó essere un gioiello da 5 Euro o da milioni di Euro, ma all’effetto gioiello ci si puó arrivare lo stesso.
Non è una questione di quanto costi. Io mi posso mettere un orecchino di alluminio o di un materiale più prezioso ed essere altrettanto felice. Ognuno mi può divertire in modo diverso. Ognuno ha un suo posto, ma non è che uno mi fa più piacere dell’altro.
In Africa, va ricordato, le donne si dipingono e poi si mettono i gioielli, che non hanno valore intrinseco. E poi non ci scordiamo che gli uomini nel passato portavano molti piú gioielli delle donne. Ma questo è un argomento che può portare a lunghe considerazioni“
Per Patrizia vanno certo indossati gioielli preziosi, diamanti ma al tempo stesso anche gioielli contemporanei, di carta, plastica, con materiali alternativi, spesso giocosi… E facile vedere come lei li indossa, magari insieme a preziosi più tradizionali. Lo fa con disinvoltura, con una sottile provocazione che invita chi la guarda a mettere in gioco la propria personalità, creatività e capacità di seduzione.
Hai già fatto tante presentazioni in Italia, da pochissimo qui New York. Il tuo libro ha da poco un'edizione inglese. Come sono andate? So che ami molto il contatto con chi ti legge...
'Molto dipende dall’interlocutore, perchè io parlo sempre con qualcuno nelle mie presentazioni. È divertente, avendo sempre un interlocutore diverso, il risultato cambia. Poi anche la platea è diversa. Per esempio a Bologna ho fatto la presentazione in una libreria. A Palermo in un conservatorio.
Non leggiamo un passo del libro, ma prendiamo spunto dal libro per parlare di cose di vita. Puo’ essere come indossi un gioiello in vacanza o come fai a divorziare serenamente. Sono temi diversi che comunque hanno un filo conduttore nel libro.
Quello che mi ha fatto molto piacere è che anche a Palermo, dove la gente tende a parlarti sopra, sono riuscita a creare silenzio, attenzione. Poi tante domande. Penso che quello dico interessi molto. Poi certo è importante fare presentazioni brevi. La gente si annoia e si stanca."
Ma raccontaci del tuo lavoro...
"Faccio la commerciante di gioielli e pietre preziose. Compro e vendo, ma non compro mai per un cliente in particolare. Compro perchè secondo me vale e poi vendo. Certo a volte a volte nel corso di un mese, a volte in un anno e a volte anche 10 anni.
Ma oggi cosa è un gioiello secondo te?
"It’s an adornment. Un ornamento. Un complemento importante al vestiario. Ma non solo. Ha un valore che va al di là del valore. E poi quali sono le cose nel mondo che tu compri e ti danno piacere, ti fanno sentire bene e quando le compri ne rimane il valore?"
Esistono regole nell’indossare i gioielli?
"Nessuna regola! Dipende da come si indossano, da come ci sente.. Una collana importante può andare anche su di un maglione e viceversa, gli orecchini di carta possono essere perfetti su di un abito da sera."
Dunque il gioiello non è solo un gioiello. E’ quasi un sentimento ...
"Vero. Il gioiello ti ricorda anche di momenti e di persone. Il rapporto di ogni donna per esempio con i propri gioielli ha anche un profondo valore simbolico e sentimentale. E’ legato a riti della nostra vita..."
Colgo una piccola nota personale in questa risposta. Nel libro racconti che ti sei sposata due volte senza un anello di fidanzamento!
“Vero. E’ successo. La prima volta non ci tenevo. La seconda ho ricevuto una collana.”
E Patrizia, soprattutto con questo suo ultimo libro è molto attiva anche sui social network.
“Per me è una piacevole scoperta. In 4/5 anni, da quando è uscito il mio ultimo libro, sono cambiate tante cose. La rete è importante oggi. E per una persona come me non è facile da capire, ma mi sto facendo aiutare. Il racconto in pillole con immagini sta funzionando molto bene e molti mi scrivono, mi pongono domande.”
Questo perchè anche sui i social, anche in un luogo dove dice di non capire bene, Patrizia si presenta come un’amica. Accompagna la vita di tutti i giorni, senza fingere, con post che parlano di preziosi e non solo. Il segreto di Patrizia è proprio nella sua naturalezza, eleganza senza tempo, nell’essere inconfondibilmente se stessa.
Aprite quindi ‘Una vita a gioiello’ o “Be Jewled” , come se fosse uno scrigno e fatevi sedurre da ogni pagina in un viaggio nel tempo e al di là del tempo.
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