Classe '76 per Silvia Luzi, '78 per Luca Bellino e '80 per Fabio Mollo. I tre vincitori del Young Italian Film Director Prize 2011, promosso dall'Istituto Italiano di Cultura di New York, sono realmente tre giovani registi con un passato recente interessante che lascia intravedere una promessa di successo per il futuro prossimo. Presenti durante la proiezione in programma stasera nella prestigiosa sede di Park Avenue, i tre vincitori si metteranno a confronto con pubblico e stampa nella tavola rotonda che seguirà la visione delle due opere vincitrici: “La Minaccia” di Luca Bellino e Silvia Luzi e “I Giganti” di Fabio Mollo.
Attraverso il premio dedicato ai giovani talenti del cinema italiano, l'Istituto Italiano di Cultura di New York vuole ribadire il suo interesse nei confronti di una settima arte nazionale ancora fresca e promettente. Entrambi i film, infatti, sono stati oggetto di molte attenzioni sin dal loro esordio da parte della critica ed hanno ottenuto diversi riconoscimenti sia nazionali che internazionali.
Ne “I Giganti”, Fabio Mollo mette in atto il consiglio principe per i giovani artisti, occuparsi di ciò che si conosce bene, ma veramente molto bene. In questo caso, sin dalla nascita. Ventiquattro minuti di un dilemma di formazione che racconta la storia del quindicenne Pietro, impegnato a diventare uomo nella complessa realtà calabrese. Già menzione speciale per la regia ai Nastri d'Argento nel 2008, “I Giganti” nel 2009 vince il Cinemaster, progetto annuale per giovani registi italiani organizzato da Studio Universal. All'epoca solo ventinovenne, il giovane regista calabrese viene velocemente proiettato nella realtà degli Studios di Los Angeles; gli viene, infatti, offerta la possibilità di vivere e studiare il dietro le quinte delle grandi produzioni holliwoodiane per due settimane.
Lontano dalle luci dello show business, ma comunque al centro di molte attenzioni da parte di istituzioni, festival e stampa, è il documentario sul Venezuela di Chávez intitolato “La Minaccia”. Girato da Luca Bellino, regista documentarista e professore all'Università Roma Tre, e da Silvia Luzi, giornalista free lance che collabora con la Rai, il film racconta i sei mesi di campagna elettorale per la presidenza «illimitata» chiesta da Hugo Chávez. Nello sfondo, la vita e le immagini di un paese diviso tra l'eccitazione di una rivoluzione e la paura di una deriva totalitaria.
Alla sua realizzazione, storia e promozione è stato dedicato un intero sito. Trasmesso in oltre venticinque festival, in tv il documentario è rimasto bloccato per quasi due anni. Uscito in DVD nel 2009, “La Minaccia” era diventato un piccolo caso italiano. la Rai, infatti, lo aveva acquistato immediatamente per inserirlo in uno speciale su Rai Uno. In realtà, la tv nazionale ha semplicemente lasciato scadere i diritti senza mai mandarlo in onda. Acquistato, infine, da Sky, in Italia è stato trasmesso da Current nel settembre del 2009.
Un'occasione interessante quella proposta dall'Istituto di Cultura di New York dedicata a due “rami minori”, ma non per questo meno produttivi, dell'arte cinematografica italiana. L'appuntamento per scoprire tanto il Venezuela di Chávez quanto la Calabria del giovane Pietro attraverso gli occhi di tre promesse del cinema italiano è fissato per il 23 maggio alle 5:15pm.
Trailer. La Minaccia (The threat) di
Silvia Luzi e Luca Bellino