Poteva essere la nostra occasione per riabilitarci, conquistando titoloni a nove colonne sui quotidiani più importanti della stampa estera, come il campionato più combattuto dell’anno. Poteva esserlo, ed in parte lo è stato, ma tanto noi italiani siamo bravissimi a tramutare l’ora in merda.
Il campionato italiano di calcio si è concluso oggi con il successo dell'Inter. Ma invece di diventare una festa, la vincita si trasforma in guerriglia, con scontri prima e dopo la partita, in cui è rimasto ferito un poliziotto di 28 anni, ricoverato all'ospedale Maggiore di Parma per contusioni multiple. Dopo lo spavento iniziale, quando le sue condizioni sembravano molto gravi, in serata la situazione è parsa meno preoccupante: non è in pericolo di vita, guarirà in 20 giorni.
Il modo peggiore per festeggiare un traguardo cosi importante e tanto sofferto. In un clima surreale, infatti, le migliaia di tifosi nerazzurri, rimasti fuori dallo stadio Tardini per ordine della prefettura parmigiana, hanno dato libero sfogo alla propria voglia violenza, scontrandosi con la polizia e con alcuni tifosi parmigiani.
La tensione è scoppiata già un'ora prima della partita, dopo l'arrivo dell'autobus della squadra nerazzurra. E' bastata qualche scintilla per scatenare quel qualcosa che con il gioco del calcio non c’entra proprio nulla: prima qualche scaramuccia fra le due tifoserie, poi alcuni supporter interisti che hanno cercato di forzare il cordone delle forze dell'ordine (circa 300 fra poliziotti e carabinieri).
Dopo numerosi lanci di fumogeni, bottiglie, e altro sono partite le cariche della polizia. I tifosi sono scappati, disperdendosi per le strade attorno allo stadio. Alla fine sono stati cinque i feriti accertati, compresi due poliziotti: uno, il più grave, in forza al Reparto mobile di Bologna, è ricoverato in chirurgia d'urgenza all'ospedale di Parma dopo essere stato colpito all'addome da una bottiglia piena d'acqua. Inizialmente si temeva qualcosa di grave come il distacco della milza, ma fortunatamente se l’è cavata “solo” con dolore e contusioni. Un altro, meno grave, era alla guida di un furgone che è stato poi sfondato dal lancio di un sasso: guarirà in dieci giorni.
Come troppo spesso accade, a farne le spese sono sempre persone che con questa stupida violenza non hanno niente a che fare. In questo caso non ci si è voluti fermare alle Forze dell’ordine, anche alcuni colleghi giornalisti sono stati presi di mira: un operatore di Mediaset si è beccato un pugno e uno di Tv Parma è stato poi aggredito gratuitamente a fine partita. Ma non è ancora finita, in un giorno cosi importante non ci si poteva fermare solo a questo. A fine giornata il bilancio degli incidenti conta anche il danneggiamento di alcuni autobus e automobili e di cassonetti Anche una scuola materna, al fianco dell'ingresso della curva ospiti, é stata devastata., come a dire: non abbiamo nessun rispetto, neanche dei bambini.
Complimenti a tutti, siamo fieri di voi.